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    Una nuova opera di riferimento di monitoraggio ambientale

    L’Allodola si trova tra i perdenti: in fondo, non è molto esigente riguardo al suo habitat; ciò nonostante, soprattutto l’attuale utilizzo delle zone agricole crea grossi problemi alla specie, che sta diminuendo drasticamente. Foto © Ingrid Fürderer

    L’evoluzione della distribuzione degli uccelli nidificanti svizzeri rispecchia il nostro approccio alla natura e all’ambiente. Il presente Atlante mostra la distribuzione degli uccelli su un periodo di oltre 60 anni, documentando i numerosi cambiamenti nella densità degli effettivi e nella distribuzione altitudinale dal 1993-1996.

    Le nostre oltre 200 specie di nidificanti necessitano di un’offerta diversificata di habitat e strutture. Per questo, l’evoluzione della distribuzione dei nidificanti mostra molto bene come si modifica il nostro paesaggio e come ciò influenzi la natura. Molti dei cambiamenti indotti dall’uomo avvengono molto velocemente. Come avevano già mostrato i due precedenti Atlanti degli uccelli nidificanti in Svizzera, i cui rilevamenti erano stati effettuati nel 1972-1976 e nel 1993-1996, ciò si riflette in maniera drammatica nella distribuzione di numerose specie. Dall’ultimo Atlante non sono diventati più rapidi soltanto i cambiamenti del paesaggio: i diversi progetti di sorveglianza della Stazione ornitologica svizzera mostrano che questi cambiamenti hanno influenzato la distribuzione di singole specie, documentando, ad esempio, il declino di uccelli un tempo comuni come l’Allodola. Più recentemente, si stanno inoltre moltiplicando gli effetti del riscaldamento climatico sulla distribuzione e l’abbondanza di alcune specie.

    Che influssi hanno l’espansione delle agglomerazioni sull’Altipiano o la nuova avanzata del bosco sull’arco alpino? In agricoltura, la compensazione ecologica ha potuto arrestare il declino degli uccelli che dipendono da queste superfici? Come influenza il riscaldamento climatico l’avifauna – specie termofile sono effettivamente arrivate da noi o diventate più frequenti? Per sapere quale approccio dovremo avere in futuro nei confronti della natura e dei nostri paesaggi e quali correzioni sono necessarie a ciò che attualmente facciamo o non facciamo, poter rispondere a queste domande è oggi più importante che mai.

    Documentati cambiamenti a breve e a lungo termine

    Scopo dichiarato della Stazione ornitologica è quello di documentare ogni vent’anni, con un Atlante, la distribuzione e gli effettivi di tutti i nidificanti. L’Atlante 2013-2016 è il terzo di questa serie: assieme all’«Atlante storico degli uccelli nidificanti», con il quale è stata documentata la distribuzione degli uccelli negli anni 1950-1959, copre un periodo di oltre 60 anni, per il quale siamo in grado di descrivere cambiamenti nella distribuzione delle specie. Dopo l’Atlante 1993-1996, è il secondo Atlante che fornisce dati sulla densità degli effettivi e il primo che analizza le relative variazioni. La diminuzione delle densità di popolazioni nidificanti, spesso osservata o presunta malgrado una distribuzione approssimativamente costante, diventa così per la prima volta visibile a livello nazionale. Con dati quantitativi di questo tipo, si può dare una risposta a domande sugli effetti delle superfici per la promozione della biodiversità o dei cambiamenti nella composizione del bosco. Oggi sono inoltre possibili analisi dettagliate della distribuzione altitudinale.

    Con l’Atlante 2013-2016, per tutte le specie nidificanti della Svizzera e del Principato del Liechtenstein sono stati elaborati i seguenti risultati principali:

    • Distribuzione (reticolo 10 × 10 km), come pure la sua evoluzione rispetto al 1950-1959, al 1972-1976 e al 1993-1996
    • Densità o probabilità di presenza (modellizzate per 1 × 1 km), come pure la loro evoluzione dal 1993-1996
    • Distribuzione altitudinale, come pure la sua evoluzione dal 1993-1996
    • Effettivi nazionali

    L’Atlante 2013-2016 mostra che regioni con una gestione prossima allo stato naturale presentano ancora buoni effettivi di specie delle zone agricole; fornisce così un’importante base per misure mirate per la conservazione di specie di uccelli in pericolo.

    © Markus Jenny

    Immenso impegno da parte dei volontari

    Poiché gli uccelli, con i loro colori e il loro canto, ci affascinano, si trovano molti ornitologhe e ornitologi qualificati e con esperienza. La Stazione ornitologica può ritenersi davvero fortunata che queste osservatrici e questi osservatori, impegnando innumerevoli ore a mappare, censire colonie o cercare specie rare e discrete, con il loro lavoro di volontariato hanno contribuito in maniera decisiva alla riuscita di questo Atlante. Gli oltre 2300 quadrati chilometrici, nei quali sono stati effettuati rilevamenti, sono stati scelti a caso e sono quindi rappresentativi. Accanto a superfici agricole e boschive, sono stati raccolti dati anche in centri città, zone urbane e industriali e su superfici senza vegetazione molto al di sopra del limite del bosco, ma anche in habitat molto ricchi di specie come boschi golenali o zone umide. Non sempre si trattava di luoghi che si sceglierebbero spontaneamente per osservare gli uccelli, ma il lavoro sul campo per l’Atlante è comunque sempre un po’ diverso dal solito! Nelle quattro stagioni di osservazioni sul campo, i collaboratori hanno setacciato diverse regioni che altrimenti solo raramente vengono esplorate da un punto di vista ornitologico. Vorremmo qui ringraziare tutti di cuore per aver potuto sfruttare questo straordinario potenziale di conoscenze specifiche e perché soltanto con l’impegno di un numero così elevato di osservatrici e osservatori è stato possibile effettuare i rilevamenti per l’Atlante degli uccelli nidificanti.

    Importante fonte per lavori futuri

    Ci aspettiamo molto dall’Atlante 2013-2016: come quelli che l’hanno preceduto, sarà un’opera di riferimento per l’ornitologia e la protezione degli uccelli della Svizzera e del Principato del Liechtenstein. Sarà un indispensabile fondamento per misure mirate per la conservazione di specie minacciate. I risultati rappresentano la base per lavori che seguiranno, ad esempio per la futura revisione della Lista Rossa degli uccelli minacciati della Svizzera. Perché l’accesso ai risultati sia garantito a tutti gli interessati, la Stazione ornitologica ha investito molto per metterli a disposizione in quattro lingue anche online (www.vogelwarte.ch/atlas). I lavori sul campo per l’Atlante degli uccelli nidificanti 2013-2016 hanno dato un ulteriore impulso all’ornitologia svizzera. Con questo progetto comune, che ha potuto essere portato a termine solo grazie al sostegno di oltre 3000 ornitologhe e ornitologi provenienti da tutto il Paese, desideriamo trasmettere al maggior numero possibile di persone il nostro entusiasmo per gli uccelli.

    Testo: Peter Knaus