Gazze e Cornacchie nelle agglomerazioni

Almeno a partire dall’inizio degli anni 1990, in Svizzera gli effettivi di Gazza e Cornacchia sono in netto aumento. Nelle cornacchie, tuttavia, negli ultimi anni questa crescita sembra essersi leggermente indebolita. Negli ultimi decenni ambedue le specie sono immigrate maggiormente in città e villaggi, dove oggi spesso si possono trovare quali uccelli nidificanti. La Gazza, un tempo assente dalla Svizzera italiana, sta ora diffondendosi da sud e può essere osservata abbastanza regolarmente.

Quali sono le cause dell’aumento della Gazza e delle cornacchie nelle agglomerazioni?

A questo proposito sono state fatte le seguenti supposizioni:

  • Nemici importanti come l’Astore osano penetrare solo raramente nelle zone densamente urbanizzate.
  • Nei villaggi e nelle città i Corvidi non vengono cacciati dall’Uomo.
  • Spesso, nelle agglomerazioni l’offerta di siti di nidificazione e di nutrimento è migliore che nei monotoni paesaggi agricoli intensivi.
  • I Corvidi sono in grado di adattarsi velocemente a cambiamenti delle condizioni ambientali.

Nelle agglomerazioni gazze e cornacchie diventeranno ancora più frequenti?

A breve termine soprattutto la Gazza potrebbe ancora aumentare in alcune città e villaggi, soprattutto a sud delle Alpi dove è ancora piuttosto rara. Esistono tuttavia alcuni meccanismi di regolazione che impediscono una crescita infinita degli effettivi: quando questi ultimi sono elevati, presso ambedue le specie compaiono uccelli che non si riproducono e che disturbano pesantemente le coppie nidificanti durante l’allevamento dei piccoli; in questo modo il successo riproduttivo viene diminuito. Oltre a ciò aumenta anche l’aggressività tra coppie nidificanti confinanti. Per finire gazze e cornacchie non si sopportano molto neanche tra di loro e, appena ne hanno l’occasione, si saccheggiano i nidi a vicenda.

Cosa mangiano gazze e cornacchie?

Ambedue le specie sono onnivore e utilizzano di preferenza il cibo che al momento è disponibile più facilmente. Nella dieta degli adulti, da fine inverno ad estate inoltrata dominano soprattutto lombrichi ed insetti. I vertebrati, compresi piccoli uccelli, uova e nidiacei, giocano un ruolo solo marginale. Nella tarda estate la percentuale di materiale vegetale (frutti, bacche e grani di cereali) aumenta per lo più nettamente. Nelle agglomerazioni, con resti di cibo, mucchi di composto e altri rifiuti, ambedue le specie hanno a disposizione tutto l’anno abbondanti fonti di nutrimento. Tuttavia, anche se con esse nutrono saltuariamente anche i loro piccoli, i nidiacei di ambedue le specie ricevono prevalentemente cibo fresco animale.

Quanto è grande la percentuale di piccoli uccelli nel nutrimento di gazze e cornacchie?

Nell’Europa centrale, la parte di volume più elevata finora osservata è di un buon 15 %. Questa percentuale può tuttavia variare fortemente! Mentre in alcune zone di ricerca europee questo nutrimento non giocava nessun ruolo, sulle isole Schären del Mar Baltico può anche rappresentare oltre l’80 % del volume del nutrimento.

Gazze e cornacchie possono danneggiare i passeracei?

Quali saccheggiatrici di nidi, nelle agglomerazioni le gazze possono assumere una certa importanza. Uno studio belga arriva così alla conclusione che le gazze saccheggino fino a un quarto di tutti i nidi di uccelli che covano all’esterno. La maggior parte delle specie di passeracei nidifica tuttavia almeno due volte l’anno ed ha tempo fino a luglio inoltrato per compensare eventuali perdite di nidi con covate di rimpiazzo. All’inizio dell’estate la pressione dei corvidi diminuisce nettamente poiché a quel momento ancora solo una piccola parte di essi deve nutrire una propria prole. Considerando agglomerazioni di una certa estensione, non si è mai potuta constatare una diminuzione degli effettivi di passeracei causata dalle gazze. A Osnabrück, tra il 1984 e il 1991 non sono nettamente aumentate solo le gazze ma contemporaneamente si è verificato anche un aumento (del 30% in media) degli effettivi nidificanti di 17 specie di passeracei. Il Merlo, i cui nidi secondo la popolazione venivano saccheggiati con particolare frequenza dalle gazze, è persino aumentato del 48%. L’unica specie che in quel periodo è diminuita era la Cinciallegra: quale nidificante in cavità era tuttavia solo debolmente minacciata dai saccheggiatori di nidi.

Nei dintorni di Parigi è stata effettuata una ricerca con la quale si è voluto verificare se il successo riproduttivo dei passeracei fosse inferiore in zone con elevati effettivi di Gazza rispetto a quartieri nei quali si era proceduto a catturare e allontanare le gazze. Ciò non era il caso: i passeracei nei quartieri ricchi di gazze si sono riprodotti con lo stesso successo degli altri, anche se alcune specie di passeracei tendevano ad occupare meno volentieri zone in cui era già presente un territorio di gazze.
L’influsso delle cornacchie sulle popolazioni di passeracei nelle agglomerazioni non è stato ancora studiato da vicino ma è probabilmente simile a quello delle gazze. L’aumento di gazze e cornacchie in città e villaggi non ha quindi in generale nessun influsso negativo sugli effettivi delle specie di passeracei più piccole.

Una caccia più intensa porta ad una riduzione di gazze e cornacchie?

Gazze e cornacchie sono cacciabili. Secondo la statistica venatoria federale, tra il 2007 e il 2011 in Svizzera sono state abbattute in media 1900 gazze e 11 400 cornacchie l’anno.

  • Difficilmente, anche con una caccia più intensiva, si potrà ottenere una netta e duratura diminuzione degli effettivi poiché la caccia è molto impegnativa: gli uccelli, infatti, grazie alla loro elevata intelligenza, in breve tempo riconoscono individualmente i cacciatori e i loro veicoli e si allontanano tempestivamente.
  • Nelle agglomerazioni, dove gli effettivi di ambedue le specie sono aumentati in maniera particolare, la caccia è proibita per motivi di sicurezza.
  • Con la decimazione temporanea di queste due le specie si rendono inattivi i loro naturali meccanismi di regolazione (vedi più in alto), operanti in caso di effettivi elevati. Le popolazioni recuperano quindi di nuovo molto velocemente, raggiungendo le dimensioni precedenti.

Esistono possibilità di proteggere singole covate di uccelli dai saccheggiatori di nidi?

Nidi già esistenti di uccelli che non covano in cavità si lasciano proteggere solo difficilmente. Il pericolo che gli adulti abbandonino il nido a causa del disturbo è molto elevato. E› tuttavia possibile effettuare una protezione preventiva. Densi cespugli spinosi ed essenze legnose indigene con una buona copertura, come ad esempio Prugnolo, Biancospino, Rose selvatiche o Sambuco, offrono ai passeracei siti di nidificazione relativamente sicuri. Per codirossi, ballerine e pigliamosche è stata sviluppata una speciale cassetta nido triangolare che può venir ordinata presso la Stazione ornitologica svizzera di Sempach: www.vogelwarte.ch/cassetta-nido-triangolare

Impressum: Fogli informativi sulla protezione degli uccelli

© Stazione ornitologica svizzera & ASPU/BirdLife Svizzera, Sempach & Zurigo, 2012
Autore: R. Graf
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Foglio informativo

Gazze e Cornacchie nelle agglomerazioni