Insediamenti inattesi di specie nidificanti

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Edredone © Marcel Burkhardt

La dinamica della distribuzione degli uccelli nidificanti è un processo in continua evoluzione. L’insediamento – temporaneo o permanente – nel cuore dell’Europa di specie che solitamente nidificano lontane dalla Svizzera è una delle sorprese che intrigano e affascinano sia l’ornitologo dilettante che il mondo scientifico.

Situata nel centro dell’Europa, al crocevia di molte zone biogeografiche, la Svizzera viene visitata da una notevole diversità di specie. Ciò vale in particolare per gli Anatidi, alcuni dei quali prolungano talvolta la loro permanenza invernale per occupare i nostri laghi anche d’estate o nidificarvi. Sebbene il fenomeno riguardi soprattutto specie per le quali la Svizzera si situa al margine dell’areale di distribuzione (Alzavola, Marzaiola, Mestolone, Moretta tabaccata), assume una dimensione più spettacolare quando concerne rappresentanti strettamente marittimi. Quale anatra emblematica delle coste nord-atlantiche e baltiche, negli anni ‘70-’80 l’Edredone ha visto aumentare i suoi effettivi invernali e molti afflussi hanno persino portato all’estivazione di piccoli gruppi. Dopo una prima nidificazione nel 1988, dal 1992 la specie nidifica quasi annualmente in piccoli numeri, rendendo la Svizzera un caso eccezionale nel cuore del Continente. Lo Smergo minore e la Sterna codalunga, anch’essi nordici, nidificano irregolarmente nella regione del Fanel BE/NE, rispettivamente dal 1993 e dal 2014; per queste due specie si tratta del sito di nidificazione più a sud dell’Europa occidentale. Dal 2010 al 2013 una coppia mista di Sterna codalunga e comune ha nidificato inoltre sul delta del Reno A. Anche la Volpoca si è insediata solo nel 1998 e dal 2011 nidifica regolarmente sul Lago Lemano, molto lontano dalla popolazione più vicina di una certa dimensione.

La Svizzera è molto distante dagli areali di nidificazione e svernamento tradizionali dell’Edredone. Da noi la specie è tuttavia un migratore e svernante regolare, che dal 1992 nidifica quasi ogni anno.

© Carta di sfondo: Natural Earth, Stamen Design & OpenStreetMap

Oltre a questi insediamenti, diverse nidificazioni isolate riguardano specie con dinamiche colonizzatrici più o meno marcate: la Calandrella, la Cutrettola testagialla orientale, il Cavaliere d’Italia e, in particolare, il Luì verdastro. Sebbene alcuni casi siano rimasti senza seguito, altri potrebbero dar luogo a nuovi tentativi in un prossimo futuro. Il Piviere tortolino e il Pettazzurro orientale, che nidificano molto localmente nelle Alpi centrali e orientali, lontano dalla tundra scandinava, rappresentano infine due casi particolari.

Abituato alle coste oceaniche dell’Europa settentrionale, sul Lago di Neuchâtel lo Smergo minore ha trovato il suo sito di nidificazione più meridionale dell’Europa occidentale.

© Carta di sfondo: Natural Earth, Stamen Design & OpenStreetMap

Non è possibile trovare un denominatore comune per esempi così differenti, poiché il contesto e la dinamica di ogni specie sono molto diversi. Essi evidenziano tuttavia l’importanza che possono talvolta assumere alcuni individui pionieri nell’eventuale colonizzazione di una regione, forse in risposta a cambiamenti ambientali. Sebbene casi del genere siano certamente sempre esistiti, è chiaro che oggi la loro individuazione e il loro monitoraggio sono facilitati da una fiorente attività ornitologica, da potenti strumenti di aiuto all’identificazione e da una trasmissione più rapida ed efficiente delle osservazioni. C’è da scommettere che le stagioni future riserveranno agli ornitologi ancora interessanti sorprese.

Testo: Jérémy Savioz


Suggerimento di citazione dell’Atlante online:
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