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Rondone maggiore in ascesa ma vigilanti

In nessun’altra parte dell’Europa centrale così tanti rondoni maggiori nidificano negli edifici come in Svizzera. Oggi, oltre l’80 % delle oltre 2000 coppie nidifica in edifici e costruzioni del genio civile. Ciò comporta alcuni vantaggi per la protezione della specie ma anche qualche sfida.

Rondoni maggiori raggiungono in volo i nidi presso l’ospedale di Frauenfeld.
Rondoni maggiori raggiungono in volo i nidi presso l’ospedale di Frauenfeld.
Foto © Sandra Schweizer
Negli ultimi 30 anni, l’Indice degli effettivi per il Rondone maggiore mostra un netto aumento. Dopo il 2010 questa crescita sembra tuttavia un po’ meno pronunciata.
Negli ultimi 30 anni, l’Indice degli effettivi per il Rondone maggiore mostra un netto aumento. Dopo il 2010 questa crescita sembra tuttavia un po’ meno pronunciata.
Sugli edifici del personale dell’ospedale di Frauenfeld sono stati creati siti di nidificazione alternativi.
Sugli edifici del personale dell’ospedale di Frauenfeld sono stati creati siti di nidificazione alternativi.
Foto © Sandra Schweizer
La sede principale di ALPIQ a Olten è un edificio imponente. Situato direttamente sulla riva dell’Aar offre ai rondoni maggiori ottime possibilità per raggiungere in volo i nidi.
La sede principale di ALPIQ a Olten è un edificio imponente. Situato direttamente sulla riva dell’Aar offre ai rondoni maggiori ottime possibilità per raggiungere in volo i nidi.
Foto © Dominik Hagist
Cassette nido per rondoni maggiori sono di solito progettate come «case plurifamiliari» e sono di conseguenza grandi e pesanti.
Cassette nido per rondoni maggiori sono di solito progettate come «case plurifamiliari» e sono di conseguenza grandi e pesanti.
Foto © Sandra Schweizer

Solo per pochissime specie di uccelli selvatici si conosce un interesse e un’attività di conservazione su un così lungo periodo come per i rondoni. In particolare in Italia, sono note torri che, secoli fa, venivano dotate intenzionalmente di numerose cavità di nidificazione per poi «raccogliere», cioè mangiare, i giovani rondoni. Anche in Svizzera i giovani e grassi rondoni erano apprezzati. Sappiamo così per certo che già nel 1768/69 nella cattedrale di Berna c’era una grande colonia, oltre a un’altra nella torre Christoffel: il cronista specificava che i giovani erano «un cibo delizioso». Da allora, l’atteggiamento degli abitanti della città verso i rondoni è fortunatamente cambiato! Tuttavia, come già alla fine del 19° secolo, quando a Berna i rondoni maggiori dovettero farsi da parte a causa della demolizione della torre Christoffel e di lavori di costruzione alla cattedrale, anche oggi questi uccelli sono fortemente esposti alle attività umane. È quindi necessario restare sempre vigili.

Attualmente i rondoni maggiori nidificano in circa 70 località della Svizzera. Chiasso, Berna, Friburgo, Lucerna e Zurigo ospitano le colonie più grandi. Quali siti di nidificazione, questa specie sceglie spesso edifici dominanti ed esposti, come chiese, castelli, edifici scolastici, ospedali, grattacieli e ponti. Non è raro che siano edifici storici ad attirare particolarmente gli uccelli. Una volta che una coppia si è stabilita in un sito di riproduzione, di solito vi resta fedele. È questa spiccata fedeltà ai luoghi di cova che rende le misure di conservazione per questa specie una sfida particolare.

È infatti difficile attirare l’attenzione dei rondoni alpini su nuove opportunità di nidificazione e convincerli a traslocare. Ciò sarebbe spesso necessario, poiché succede frequentemente che edifici che ospitano colonie di nidificazione vengano rinnovati e ristrutturati e non dappertutto è possibile conservare i siti di nidificazione. Altrove ci possono essere conflitti con gli abitanti della casa, ad esempio quando i fori d’involo si trovano direttamente sopra un’entrata e ogni tanto cade un po’ di sterco. Spesso si potrebbe installare nelle vicinanze un sito di nidificazione sostitutivo, ma non è per niente scontato che gli uccelli lo accettino. A differenza del Rondone comune, il Rondone maggiore reagisce difficilmente ai richiami della propria specie, diffusi per lui con altoparlanti dalle cassette di nidificazione. Per i protettori e le protettrici dei rondoni ciò comporta un notevole potenziale di frustrazione e richiede molta pazienza. La situazione è ancora più difficile se un sito di nidificazione esistente viene demolito. Ciò è attualmente il caso, ad esempio, all’ospedale cantonale di Frauenfeld e il prossimo anno interesserà anche la più importante colonia di nidificazione di Mulhouse, in Alsazia. Nel caso del primo edificio, l’Associazione per la protezione della natura e degli uccelli di Frauenfeld era al corrente già dal 2012 che erano previsti una nuova costruzione e uno smantellamento. Fortunatamente, impresari costruttori e architetti si sono mostrati sin dall’inizio molto disponibili a offrire ai rondoni maggiori nuove opportunità di nidificazione. Con la consulenza della Stazione ornitologica, già nel 2013 sono state montate su un vicino edificio cassette nido sostitutive. Tuttavia, ci è voluto fino alla primavera del 2020 perché i rondoni maggiori le ispezionassero per la prima volta. Anche lungo il bordo del tetto del nuovo edificio dell’ospedale, eretto nel frattempo, sono state montate cassette nido. Dal punto di vista architettonico ciò rappresenta una sfida poiché questa costruzione non è più paragonabile al vecchio edificio di degenza. Allo stesso tempo, i rondoni dovranno riabituarsi alla nuova situazione, poiché sul nuovo edificio non troveranno più cassette per le tapparelle. Una volta demolito l’edificio di degenza nel 2021, si vedrà se gli sforzi saranno ripagati e i rondoni resteranno fedeli alla città di Frauenfeld.

Fino a oggi, un luogo difficile per i rondoni alpini era Olten. Nel 1978 si conoscevano due coppie nidificanti, ma in seguito questo sito di riproduzione era apparentemente scomparso. Alcuni tentativi di insediamento nell’edificio del Municipio attorno agli anni 1990 non avevano avuto successo. Solo nel 2013 è stata di nuovo scoperta in città una coppia nidificante. Da allora gli effettivi sono aumentati in maniera notevolmente rapida fino a 10 coppie. Con una grande azione di installazione di cassette nido, nella primavera del 2020 l’Associazione ornitologica di Olten (OVO) ha tentato, assieme alla ditta ALPIQ, di migliorare in maniera netta la situazione dei siti di nidificazione. Essendo stati osservati già in maggio voli d’ispezione nelle nuove cassette, si può coltivare una giustificata speranza che ora il Rondone maggiore diventi un uccello nidificante stabile della città sull’Aar.

In molti luoghi i rondoni maggiori necessitano attenzioni costanti per i controlli e la pulizia dei nidi artificiali e per la sensibilizzazione dei proprietari di case e della popolazione locale. Inoltre, sono spesso necessarie operazioni a breve termine e misure di salvataggio se un uccello subisce un incidente, se giovani cadono dal nido o quando vengono decise ristrutturazioni al momento sbagliato. È solo grazie al costante impegno di molti appassionati di uccelli e associazioni per la protezione della natura e degli uccelli se negli ultimi decenni gli effettivi hanno potuto crescere e che oggi vengono abbandonati meno siti di nidificazione rispetto agli anni 1970 e 1980. A tutti la Stazione ornitologica è molto grata. Invitiamo a continuare a monitorare attentamente le colonie e a considerare la minaccia di ristrutturazioni anche come un’opportunità: esse offrono infatti la possibilità di mettere a disposizione dei rondoni per il futuro nuove e più ampie possibilità di nidificazione e di attenuare eventuali conflitti. Da parte sua, la Stazione ornitologica svizzera sarà felice di contribuire con la sua pluriennale esperienza e di fornire consulenza sul posto.