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Le rivitalizzazioni su larga scala funzionano – eccome!

La rivitalizzazione di corsi d’acqua offre un’opportunità per il Piro piro piccolo, fortemente minacciato. La conservazione di questo limicolo è impegnativa e richiede pazienza, ma può portare a successi spettacolari.

Da noi, il Piro piro piccolo nidifica in vaste aree golenali naturali e indisturbate. Il suo nido è molto ben nascosto nella vegetazione pioniera. In Svizzera è fortemente minacciato.
Da noi, il Piro piro piccolo nidifica in vaste aree golenali naturali e indisturbate. Il suo nido è molto ben nascosto nella vegetazione pioniera. In Svizzera è fortemente minacciato.
Foto © Ralph Martin
Ad oggi, il progetto di rivitalizzazione a Bever ha creato un vasto paesaggio golenale di oltre 2 chilometri lungo i fiumi Beverin e Inn, che valorizza anche il paesaggio.
Ad oggi, il progetto di rivitalizzazione a Bever ha creato un vasto paesaggio golenale di oltre 2 chilometri lungo i fiumi Beverin e Inn, che valorizza anche il paesaggio.
Foto © Matthias Vögeli
Solo una combinazione di diverse misure di gestione dei visitatori fornisce una protezione efficace per il Piro piro piccolo e il Corriere piccolo. I pannelli informativi fanno parte di queste misure.
Solo una combinazione di diverse misure di gestione dei visitatori fornisce una protezione efficace per il Piro piro piccolo e il Corriere piccolo. I pannelli informativi fanno parte di queste misure.
Foto © Matthias Vögeli

Fino all’inizio del 20° secolo, in Svizzera il Piro piro piccolo era ancora ben diffuso anche sull’Altipiano. La specie abita di preferenza aree alluvionali diversificate di almeno quattro ettari, dove nasconde il suo nido nella rada vegetazione pioniera su isole e lungo rive di ghiaia, limo e sabbia. Da noi, le regolazioni dei corsi d’acqua e la costruzione di centrali elettriche sui fiumi hanno tuttavia distrutto molti siti di nidificazione e lo stato attuale dei nostri corsi d’acqua non soddisfa più in gran parte le esigenze del Piro piro piccolo. Per questo, in Svizzera oggi nidificano ancora solo circa 100 coppie, limitate alle Prealpi e alle Alpi. A causa della sua piccola popolazione, è classificato come «fortemente minacciato» nella Lista Rossa degli uccelli nidificanti. Con una percentuale di oltre 60 % degli effettivi, in Svizzera il Canton Grigioni ha un’importanza e una responsabilità particolari per il Piro piro piccolo.

Rivitalizzazioni di corsi d’acqua, come richiesto dalla revisione della Legge sulla protezione delle acque, entrata in vigore nel 2011, offrono l’opportunità di ripristinare habitat di cui può beneficiare anche il Piro piro piccolo. Tuttavia, le grandi esigenze di spazio della specie e la sua sensibilità ai disturbi causati dall’uomo durante la stagione riproduttiva rappresentano grandi sfide. Soprattutto in Svizzera, densamente popolata, la pressione ricreativa lungo le rive di specchi e corsi d’acqua è molto elevata. Per un successo nella conservazione del Piro piro piccolo, sono quindi indispensabili misure di gestione dei visitatori.

Rivitalizzazione esemplare del Beverin e dell’Inn

Nei Comuni dell’Alta Engadina di Bever e La Punt sono in corso progetti per la rivitalizzazione dei fiumi Beverin e Inn: si tratta di iniziative esemplari sotto molti aspetti e uniche in Svizzera per le loro dimensioni. Dal 2012 sono stati rivitalizzati ben due chilometri di fiume. Attualmente sono in corso i preparativi per la rivitalizzazione di altri due chilometri di fiume lungo l’Inn. Questo progetto è finanziato in gran parte dalla Confederazione, dal Canton Grigioni, da Pro Natura Svizzera, dal Fondo svizzero per il paesaggio, dal Fondo naturmade star dell’Azienda elettrica della città di Zurigo e dalla Fondazione Ernst Göhner. La Stazione ornitologica partecipa a questi progetti dal 2008, documentando da allora lo sviluppo dell’avifauna. Negli ultimi due anni, abbiamo effettuato anche il monitoraggio dei visitatori, esaminando l’efficacia della loro gestione. Nel gruppo di accompagnamento del progetto, il nostro istituto fornisce inoltre un supporto professionale a beneficio dell’avifauna.

Dal 2021 è in vigore un concetto di gestione dei visitatori che prevede una combinazione tra informazione, consapevolezza, indirizzamento fisico, istruzioni e divieti. In luoghi d’importanza strategica, sono stati posati pannelli che informano e sensibilizzano i visitatori su vari argomenti. Ulteriori informazioni sono fornite e diffuse tramite un sito web e opuscoli. Escursioni, uno zaino di ricerca sviluppato per i bambini e altre attività completano l’offerta. I percorsi pedonali, ciclabili ed equestri sono stati separati nel miglior modo possibile e segnalati di conseguenza. Per tracciare i percorsi, sono stati utilizzati ostacoli e barriere naturali per separare le aree sensibili e proteggerle meglio dall’accesso. In alcuni punti d’acqua, tuttavia, l’accesso per il gioco o un picnic è esplicitamente benvenuto e segnalato di conseguenza. Infine, ma non meno importante, durante la stagione di nidificazione del Piro piro piccolo (da metà aprile a fine luglio), i visitatori sono invitati a non entrare in aree sensibili come le isole di ghiaia. Su alcuni sentieri, i cani devono essere tenuti al guinzaglio e vige un divieto di transito per ciclisti e cavalli. I risultati del monitoraggio dei visitatori da parte della Stazione ornitologica mostrano quanto questi ultimi siano attratti da questo luogo e la necessità di una loro gestione: in media, nell’area ci sono più di 100 persone al giorno e ben oltre 200 in giornate soleggiate durante le vacanze! È tuttavia incoraggiante che oltre il 95 % dei visitatori utilizzi i sentieri e i punti d’acqua indicati, dimostrando così che le misure sono in gran parte efficaci.

Nuovi habitat per Piro piro piccolo, Corriere piccolo & Co.

Con la rivitalizzazione, sono stati creati habitat tipici delle aree alluvionali che il Piro piro piccolo ha rapidamente ricolonizzato quale specie bersaglio di tali interventi: dopo il completamento della prima fase nel 2013, in questo settore lungo circa 600 m hanno nidificato ogni anno una o due coppie. La seconda fase di costruzione su altri 1,6 chilometri di fiume è stata completata nell’estate del 2020 e ha portato a un rapido aumento, per un totale di dieci coppie nidificanti: un fantastico successo per la natura e la conservazione delle specie, che ha superato di gran lunga le aspettative. Le numerose coppie nidificanti di Piro piro piccolo mostrano che il paesaggio alluvionale di Bever è di alta qualità. La terza fase del progetto fino a La Punt dovrebbe rafforzare ulteriormente la popolazione nidificante. Per la Stazione ornitologica, questi ottimi risultati sono un’ulteriore motivazione per continuare a sostenere questi progetti di rivitalizzazione.

E non è solo il Piro piro piccolo a beneficiare di queste rivalorizzazioni: almeno due coppie di Corriere piccolo, altrettanto fortemente minacciato, nidificano regolarmente nella zona. Questa seconda specie di limicoli, anch’essa specie bersaglio per rivitalizzazioni su larga scala di corsi d’acqua, nidifica su superfici ghiaiose prive di vegetazione ed è quindi ancora più sensibile ai disturbi del Piro piro piccolo. Nelle circostanti aree golenali con ontani bianchi e salici, troviamo una notevole densità di territori di Beccafico. Anche Bigiarella, Torcicollo, Stiaccino e Averla piccola nidificano regolarmente in questa zona, mentre finora per Cutrettola e Alzavola si sono scoperte singole nidificazioni. L’area è stata colonizzata con successo anche da altre specie animali e vegetali caratteristiche e rare come il Castoro, la Lontra, il Marasso, il Temolo o il Tamerici alpino.

Una ricetta di successo

Nell’Alta Engadina si è potuto mostrare che rivitalizzazioni di fiumi su larga scala hanno un’elevata probabilità di successo nella conservazione del Piro piro piccolo e del Corriere piccolo. Perché vadano a buon fine, devono essere pianificate e implementate tenendo conto delle esigenze di queste due specie bersaglio e devono includere una prudente gestione dei visitatori, integrata e considerata già durante la pianificazione del progetto. In questo modo, si possono discutere i potenziali conflitti e trovare soluzioni, che in seguito vengono comunicate in modo chiaro ai visitatori e da loro accettate.

Le cose ben fatte richiedono tempo e impegno. I rispettivi Comuni e i loro abitanti (agricoltura, pesca, turismo, autorità), gli Uffici cantonali caccia e pesca, nonché natura e ambiente, gli Uffici tecnici incaricati Eichenberger Revital, Hunziker, Zarn e Partner nonché ecowert, organizzazioni per la protezione della natura e specialisti delle specie, quali partner principali di questo progetto, possono ritenersi soddisfatti degli oltre 15 anni di lavoro comune trascorsi. La rivitalizzazione dei nostri corsi d’acqua è un compito che ci occuperà ancora per generazioni ma che può essere estremamente gratificante. Le rivitalizzazioni su larga scala dei fiumi nell’Alta Engadina hanno già portato enormi vantaggi alla biodiversità e creato un valore aggiunto diversificato per l’uomo e la natura. Sono quindi un’ottima vetrina per ulteriori progetti.

À vol d’oiseaux / Es zwitscheret dihei

La serie di podcast della Stazione ornitologica svizzera «À vol d’oiseaux / Es zwitscheret dihei» vi permette di immergervi nel mondo di singole specie di uccelli. I nostri esperti descrivono le loro esperienze nella ricerca, nella protezione e nella conservazione degli uccelli e raccontano storie affascinanti sul modo di vita delle diverse specie. I podcast sono pubblicati in tedesco e francese.www.vogelwarte.ch/podcast