Cincia alpestre / Cincia dei salici: presto due specie?
In Svizzera sono presenti due tipi di Poecile montanus: la Cincia dei salici, che occupa il Giura, le Prealpi e localmente l’Altipiano, e la Cincia alpestre, che vive nelle Alpi. Queste due forme hanno un’ecologia e un canto differenti e potrebbero, su scala evolutiva, separarsi in due specie.
Presso molti uccelli, la maggior parte Passeriformi, per la ricerca di un partner il canto è fondamentale: viene infatti soprattutto utilizzato dalle femmine per individuare un maschio della stessa specie (e non di una specie simile). Questo è, ad esempio, il caso del Luì piccolo e il Luì grosso, morfologicamente simili, ma i cui canti sono molto differenti. Secondo questa logica, si può immaginare che popolazioni di una stessa specie, che presentano canti distinti, si trovino su una potenziale via di separazione, a medio o lungo termine, in due o più specie.
Il complesso delle sottospecie di Cincia alpestre / Cincia dei salici è uno di questi casi. In Svizzera sono presenti due gruppi con canti differenti: la «Cincia dei salici», che abita soprattutto boschi di latifoglie, boschi giovani e boschi golenali, tra 800 e 1500 m, nel Giura (Poecile montanus salicarius), nelle Prealpi e localmente sull’Altipiano (P. m. rhenanus), e la «Cincia alpestre» (P. m. montanus), che vive nei boschi misti e di conifere dell’arco alpino, soprattutto tra 1300 e 2100 m. In entrambi i casi, per lo scavo della cavità di nidificazione è essenziale la presenza di una quantità sufficiente di legno morto in piedi. Sebbene i due gruppi mostrino piccole differenze nel regime alimentare e nelle dimensioni, si distinguono soprattutto per il canto: le cince dei salici emettono una serie di note lunghe e discendenti («tsiu tsiu tsiu tsiu»), mentre il canto territoriale della Cincia alpestre consiste in una serie di note brevi, pure e identiche («u u u u u»). La distribuzione dei canti di queste due sottospecie nel nostro Paese e la presenza di due zone di contatto in Svizzera e una in Baviera sono state descritte già nel 1962. In seguito, altre zone di contatto sono state evidenziate nelle Prealpi friburghesi, in Savoia, nell’Algovia, nelle Alpi austriache e, più a est, nelle montagne della Bulgaria. In Svizzera, queste due forme non erano finora state considerate separatamente: l’Atlante 2013-2016 offre, per la prima volta, una visione d’insieme delle loro rispettive distribuzioni.
Distribuzioni che si sovrappongono
È anzitutto interessante notare che, in generale, gli areali di distribuzione descritti da W. Thönen non sembrano aver subito modifiche da più di mezzo secolo. Per la prima volta è stato invece possibile modellare e quantificare in maniera precisa queste distribuzioni. Strettamente confinata all’arco alpino, la Cincia alpestre raggiunge concentrazioni localmente importanti; la Cincia dei salici è presente, in densità inferiori, lungo l’arco giurassiano e nelle Prealpi, localmente su una parte dell’Altipiano e nella valle del Reno sangallese e grigionese. Zone di contatto si delineano nelle Prealpi dei Cantoni Friburgo, Berna, Lucerna e Obvaldo, come pure nelle montagne dell’Alpstein e nella valle del Reno tra Ilanz GR e Altstätten SG. In compenso, non è stato possibile confermare sospetti riguardanti la presenza della Cincia alpestre sulle creste del Giura.
La particolarità delle cince dei salici prealpine è che sembrano occupare habitat simili a quelli della Cincia alpestre; stupisce quindi ancora di più che in alcuni luoghi siano presenti a densità elevate, nonostante la distanza che le separa dalle principali popolazioni giurassiane. Come lo si potrebbe spiegare? Sospettiamo che le cince alpestri di quella zona abbiano imparato (o acquisito tramite flusso di geni) il canto delle cince dei salici. Questa ipotesi, un po’ audace soltanto sulla base delle informazioni attualmente disponibili, meriterebbe tuttavia di essere verificata mediante studi approfonditi.
Verso indagini più approfondite?
I dati raccolti forniscono un quadro relativamente preciso delle popolazioni di Cincia alpestre e di Cincia dei salici in Svizzera. La distinzione di questi taxa consentirà di seguire l’evoluzione di ogni popolazione, il che è interessante, vista la tendenza a priori negativa della Cincia dei salici, almeno in pianura.
La constatazione che, dal canto, la maggior parte delle cince dei salici e alpestri non si riconosca come appartenente alla stessa specie, potrebbe suggerire che questi taxa sono sulla via della speciazione, come ipotizzato da Thönen. Osservazioni di alcuni uccelli con canto misto (Thönen ne ha documentati cinque) indicano tuttavia che l’isolamento riproduttivo è ancora lontano dall’essere completato. La conoscenza degli areali di distribuzione dei due taxa consentirebbe di pianificare studi supplementari sul loro rispettivo status, ad esempio campionando individui nelle zone di contatto. I moderni strumenti di genetica delle popolazioni consentirebbero di valutare il grado di separazione delle sottospecie. Gli studi preliminari condotti finora non hanno spinto l’analisi abbastanza lontano da ottenere questo tipo di informazioni. In un secondo tempo, lo studio dei meccanismi che determinano il canto consentirebbe di comprendere meglio la dinamica di separazione delle sottospecie e ciò che potrebbero potenzialmente diventare in futuro. Sembrerebbe che il canto sia innato, ma per consolidare questa ipotesi sono necessari ulteriori esperimenti.
Il complesso Cincia alpestre / Cincia dei salici è uno dei rari modelli che permetterebbero di studiare la speciazione negli uccelli dell’arco alpino. È auspicabile che questo Atlante serva da base per indagini future che, a lungo termine, potrebbero far luce sui numerosi interrogativi che ancora circondano le nostre popolazioni di Cincia alpestre / Cincia dei salici.
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