L’avanzata delle specie di uccelli non indigene
Per lungo tempo non si è prestata attenzione agli uccelli alloctoni. Ma oggi i neozoi sono considerati in tutto il mondo una minaccia alla biodiversità. È perciò importante documentarne la presenza. Solo così è possibile riconoscerne l’eventuale espansione e, se necessario, prendere provvedimenti contro singole specie.
Si parla di neozoi o specie animali alloctone quando queste si insediano al di fuori del loro areale naturale di distribuzione, con l’aiuto diretto o indiretto dell’uomo. L’uomo ha attivamente immesso alcune specie, soprattutto a scopo venatorio. In Svizzera questa pratica riguarda soprattutto il Fagiano comune, in Europa ad esempio anche l’Oca del Canada. Uccelli acquatici sono stati immessi per «arricchire» l’avifauna con specie attraenti. In Svizzera le prime nidificazioni di Cigno reale e Oca selvatica risalgono a queste immissioni. In Europa il Cigno reale e l’Oca selvatica sono specie indigene e da sempre sfruttano gli specchi d’acqua svizzeri come quartieri invernali. Poiché oggi non è più possibile stabilire se una popolazione locale risalga a uccelli selvatici o immessi, in Svizzera queste due specie non vengono classificate come neozoi e vengono considerate come uccelli selvatici indigeni secondo la Legge federale sulla caccia. Più frequenti delle immissioni mirate sono quelle dovute a negligenza. Negli zoo, tenere gli uccelli che volano liberamente costituisce un’attrazione, per cui si accetta il rischio che se ne allontanino. Anche proprietari privati di animali che non hanno spazio a sufficienza per i giovani uccelli prodotti, li mettono in libertà.
Uccelli acquatici e pappagalli esotici
La maggior parte degli esemplari sfuggiti alla cattività non sopravvivono a lungo o non trovano un partner. Delle oltre 150 specie di uccelli non indigeni osservate in Svizzera dal 1997, solo 17 da allora hanno nidificato e solo quattro nidificano regolarmente. Per lungo tempo, gli osservatori e le osservatrici non hanno dato molta importanza ai neozoi, e la Stazione ornitologica le ha inserite soltanto nel 1997 nella lista delle specie con obbligo di segnalazione. In confronto ad altri Paesi europei, in Svizzera gli effettivi dei neozoi sono bassi. Si tratta soprattutto di uccelli acquatici. Mentre qui da noi l’insediamento della Casarca e dell’Anatra mandarina è da far risalire a individui liberati o sfuggiti alla cattività, le nidificazioni di Oca egiziana, originaria dell’Africa, sono piuttosto la conseguenza della sua espansione dai Paesi Bassi e dalla Germania verso sud.
In Svizzera specie di pappagalli, in particolare il Parrocchetto dal collare – in grado di arrecare ingenti danni, ad esempio, alle piantagioni di frutta e che compete con altre specie di uccelli o con pipistrelli per le cavità – fino a oggi hanno nidificato solo eccezionalmente.
I neozoi minacciano la biodiversità
Non per forza tutte le specie di uccelli estranei creano problemi. L’Anatra mandarina nidifica in Svizzera già dal 1958 senza fino a oggi generare conflitti apparenti. Al contrario, la Casarca può competere con il Barbagianni e altre specie per i siti di nidificazione, fatto che potrebbe risultare problematico nel caso di un aumento più consistente dei suoi effettivi. Negli ultimi 20 anni si è generalmente più coscienti del fatto che i neozoi possono minacciare la biodiversità. Quando, in Inghilterra, i primi gobbi della Giamaica, specie nordamericana, avevano iniziato a nidificare al di fuori degli allevamenti di uccelli ornamentali, nessuno prevedeva che in seguito la specie si sarebbe diffusa attraverso la Francia fino alla Spagna e che lì avrebbe creato problemi al Gobbo rugginoso, già minacciato per la perdita dell’habitat. Un ulteriore pericolo per la protezione delle specie è il fatto che queste due specie si ibridano. Nell’ambito di un piano d’azione europeo per la tutela del Gobbo rugginoso si è quindi lottato in maniera massiccia contro il Gobbo della Giamaica, con lo scopo, possibilmente, di sterminarlo in Europa. La Svizzera ha aderito al piano d’azione ma è interessata soltanto da alcune osservazioni di singoli individui all’anno.
Prevenzione quale misura più importante
L’esempio del Gobbo della Giamaica mostra in modo emblematico la difficoltà di prevedere i possibili conflitti causati da neozoi e di attuare per tempo misure adeguate. Finché nidificano solo poche coppie, solitamente non ci sono problemi, quindi non si prendono provvedimenti anche se in questa fase sarebbero attuabili senza grandi sforzi. Tuttavia, una volta che gli effettivi sono cresciuti sensibilmente, le misure risultano dispendiose, costose e spesso inefficaci. Per questo motivo, la prevenzione gioca un ruolo importante. La Legge federale sulla caccia vieta la messa in libertà di animali non indigeni e impone per il Gobbo della Giamaica un divieto e per altre specie un’autorizzazione obbligatoria per importare e tenere questi animali. La Legge sulla protezione degli animali prescrive che gli animali vengano tenuti in recinti da cui non possono fuggire. Nel caso degli uccelli questo è generalmente possibile soltanto se sono tenuti in strutture chiuse. Può far parte della prevenzione anche la rimozione di singole covate in nuovi siti. Ciò è particolarmente sensato quando si tratta di specie potenzialmente invasive. La Legge sulla caccia impone ai Cantoni di impedire l’espansione di specie non indigene e di eliminarle qualora minacciassero la biodiversità indigena.
È prevedibile che in Svizzera in futuro appariranno ulteriori specie non indigene. L’esempio più recente è il Panuro di Webb, proveniente dalla Cina e dal Vietnam: nel 2017, dopo che si era già stabilito nella vicina Italia, in Ticino c’è stato un sospetto di nidificazione.
Bauer, H.-G., O. Geiter, S. Homma & F. Woog (2016): Vogelneozoen in Deutschland – Revision der nationalen Statuseinstufungen. Vogelwarte 54: 165–179.
Bundesamt für Umwelt (2016): Strategie der Schweiz zu invasiven gebietsfremden Arten. Beilage zum Bericht des Bundesrates in Erfüllung des Postulates 13.3636 «Stopp der Ausbreitung von invasiven gebietsfremden Arten» von Nationalrat Karl Vogler vom 21.06.2013. Bundesamt für Umwelt BAFU, Bern.
del Hoyo, J., A. Elliott, J. Sargatal, D. A. Christie & E. de Juana (2017): Handbook of the birds of the world Alive. Lynx Edicions, Barcelona. https://www.hbw.com (22.11.2017).
Hernández-Brito, D., M. Carrete, A. G. Popa-Lisseanu, C. Ibáñez & J. L. Tella (2014): Crowding in the city: losing and winning competitors of an invasive bird. PLoS One 9: e100593.
Hughes, B., J. A. Robinson, A. J. Green, Z. W. D. Li & T. Mundkur (2006): International single species action plan for the conservation of the White-headed Duck Oxyura leucocephala. CMS Technical Series No. 13 & AEWA Technical Series No. 8. Convention on the Conservation of Migratory Species of Wild Animals (CMS) and Agreement on the Conservation of African-Eurasian Migratory Waterbirds (AEWA), Bonn.
Kestenholz, M., L. Heer & V. Keller (2005): Etablierte Neozoen in der europäischen Vogelwelt - eine Übersicht. Ornithol. Beob. 102: 153–180.
Luoni, F., A. Galimberti, A. Boto, C. Celada, M. Casiraghi & G. Tosi (2009): Un Cinese tra noi: il genere naturalizzato Paradoxornis in Provinica di Varese. S. 414–419 in: M. Brunelli, C. Battisti, F. Bulgarini, J. G. Cecere, F. Fraticelli, M. Gustin, S. Sarrocco & A. Sorace (Hrsg.): Atti del XV Convegno Italiano di Ornitologia. Parco Nazionale del Circeo - Sabaudia (LT), 14-18 ottobre 2009. Alula 16. Stazione Romana Osservazione e Protezione Uccelli, Roma.
Nentwig, W., S. Bacher, P. Pyšek, M. Vilà & S. Kumschick (2016): The generic impact scoring system (GISS): a standardized tool to quantify the impacts of alien species. Environ. Monit. Assess. 188: 315.
Pârâu, L. G., D. Strubbe, E. Mori, M. Menchetti, L. Ancillotto, A. van Kleunen, R. L. White, Á. Luna, D. Hernández-Brito, M. Le Louarn, P. Clergeau, T. Albayrak, D. Franz, M. P. Braun, J. Schroeder & M. Wink (2016): Rose-ringed Parakeet populations and numbers in Europe: a complete overview. Open Ornithol. J. 9: 1–13.
Robertson, P. A., T. Adriaens, A. Caizergues, P. A. Cranswick, K. Devos, C. Gutierrez-Exposito, I. Henderson, B. Hughes, A. C. Mill & G. C. Smith (2015): Towards the European eradication of the North American Ruddy duck. Biol. Invasions 17: 9–12.
Strubbe, D. & E. Matthysen (2009): Experimental evidence for nest-site competition between invasive ring-necked parakeets (Psittacula krameri) and native nuthatches (Sitta europaea). Biol. Conserv. 142: 1588–1594.