L’impatto negativo dei rifiuti sulla natura è variabile e dipende dal materiale e dalla loro forma. Per gli uccelli, sono in particolare rilevanti oggetti e materiali di cui possono restare prigionieri. Questi includono, ad esempio, corde, funi, fili, nastri o scarti di reti, utilizzati, tra le altre cose, in giardino o in casa (ad es. spago e filo per cucire), nell’edilizia e nell’industria (ad es. imballaggi), nella pesca e nell’agricoltura (ad es. corde per legare le balle di paglia).
Gli uccelli con parti del corpo impigliate in corde e fili possono essere impediti nei loro movimenti e/o nell’assunzione di cibo. Le costrizioni spesso portano a lesioni agli arti. Gli uccelli così pregiudicati hanno solo poche possibilità di sopravvivere in natura.
Fili e corde vengono talvolta utilizzati anche come materiale per il nido. I piccoli nel nido possono restarvi impigliati, a volte non riuscendo persino a involarsi.
Nel caso degli uccelli acquatici, c’è anche il rischio che ami di lenze si conficchino profondamente nei loro tessuti. In casi estremi, oggetti filiformi possono anche essere scambiati per lombrichi o altri alimenti e ingeriti. Ciò è noto, ad esempio, per la Cicogna bianca.