Aiutiamo il Balestruccio

Il Balestruccio è più piccolo della Rondine e possiede una coda meno profondamente biforcuta. Ad eccezione della macchia bianca sul groppone, le parti superiori sono nere lucenti con riflessi blu, le parti inferiori sono color bianco puro. Il suo nido, costruito con terra argillosa, è un quarto di sfera chiuso con una piccola apertura semicircolare d’ingresso nella parte superiore. Nidifica volentieri in colonie, occasionalmente su pareti rocciose, di solito però all’esterno di edifici, dove costruisce il suo nido nell’angolo tra la facciata e lo spiovente del tetto o sotto tettoie di ogni tipo. Il Balestruccio è meno legato agli edifici agricoli con bestiame della Rondine ed è presente anche nei centri delle grandi città.

Prima di migrare verso sud, i balestrucci amano raccogliersi in gran numero su fili elettrici, tetti di case, infrastrutture o alberi. La rimozione di fili elettrici non causa loro problemi perché dispongono di sufficienti alternative.

Periodi di maltempo durante la stagione riproduttiva, la migrazione o nei quartieri invernali possono decimare fortemente a corto termine le popolazioni di questa specie che si nutre esclusivamente di insetti. Tuttavia, in anni favorevoli tali crolli vengono anche rapidamente compensati. Per lo sviluppo delle popolazioni a lungo termine sono invece determinanti la perdita di siti di nidificazione idonei e la mancanza di tolleranza. Nel corso degli anni 1990 gli effettivi di Balestruccio erano infatti fortemente in diminuzione e ora si sono stabilizzati a un livello basso. Dal 2010 il Balestruccio figura sulla Lista Rossa come “potenzialmente minacciato” e dipende quindi da misure di conservazione.

Oggi, sui nuovi edifici o su facciate recentemente rinnovate la tolleranza nei confronti dei nidi e degli escrementi di Balestruccio è talvolta molto bassa. Apparentemente, proprio questi edifici sono tuttavia estremamente attraenti per i balestrucci: spesso si trovano nelle vicinanze di cantieri dove gli uccelli trovano abbastanza materiale da costruzione di ottima qualità. Quest’ultimo sembra inoltre aderire bene all’intonaco minerale fresco.

Prendete contatto con gli inquilini e i proprietari di queste case, cercate di risvegliare la loro comprensione per le esigenze di questi uccelli e aiutate ad attenuare i conflitti!

Poiché nei villaggi e nelle periferie delle città piazzali e strade sono oggi per lo più asfaltati, ai balestrucci manca sempre più materiale per il nido; per questo, in diversi luoghi il Balestruccio è diventato meno frequente. Dove però gli viene offerto materiale di nidificazione, gli effettivi possono aumentare in fretta. A tale scopo, si mette a disposizione materiale argilloso in un luogo con una buona visuale e quindi sicuro dai gatti (ad es. un piazzale, un terreno industriale incolto, un tetto piano), assicurandosi che rimanga umido a lungo. Sono adatti a questo scopo, ad esempio, contenitori piatti o fogli impermeabili. Sono comunque sufficienti anche alcune pozze argillose il più possibile permanenti nei mesi tra aprile e giugno.

L’impiego di nidi artificiali è particolarmente utile dove manca materiale da costruzione per il nido ma il Balestruccio nidifica ancora nelle vicinanze. Studi della Stazione ornitologica svizzera hanno mostrato che la riproduzione di richiami di balestrucci può aumentare le probabilità che i nidi vengano scoperti e occupati, a condizione che la distanza dalla colonia più vicina non superi un raggio di un chilometro. A questo scopo, i richiami vanno emessi il mattino e la sera dal momento in cui i balestrucci fanno ritorno fino all’estate (aprile – giugno circa).

L’area sotto il nido deve essere libera da ostacoli per un’altezza di almeno 3 m. L’esposizione non ha importanza, ma per proteggere il nido dalla pioggia il tetto deve sporgere almeno 15 cm oltre il foro d’ingresso. I nidi artificiali devono essere collocati in modo che la parte superiore del nido sia a diretto contatto con la parte inferiore dello spiovente. Se ciò non è possibile, sopra al nido deve essere inserito un cuneo di almeno 45°, in modo che i saccheggiatori di nidi non possano posarvisi.

È utile montare diversi nidi artificiali uno accanto all’altro. Questi ultimi dovrebbero inoltre essere facilmente accessibili per la pulizia poiché, se possibile, dovrebbero essere puliti ogni tre anni. Una pulizia regolare è vantaggiosa, poiché con essa si rimuovono anche eventuali parassiti. Nidi artificiali e indirizzi di altri fornitori sono disponibili presso la Stazione ornitologica o BirdLife Svizzera.

Per mantenere entro limiti sopportabili l’insudiciamento attorno allo spazio d’involo, i nidi artificiali dovrebbero essere collocati solo su parti di facciate che non comportano problemi, naturalmente sempre con l’accordo del proprietario e degli inquilini dello stabile! Per proteggere la facciata, si fissano i nidi il più possibile verso l’esterno dello spiovente, oppure si posano delle mensole che raccolgono gli escrementi sotto i nidi. È importante che le mensole vengano posizionate almeno 60 cm sotto ai nidi, per garantire ai balestrucci una libera entrata e uscita in volo dal nido e impedire ai predatori di posarvisi. Si è dimostrata valida una larghezza delle mensole di 30-40 cm. Lo sterco che si deposita sulle mensole può essere utilizzato in giardino come concime ricco d’azoto. Per impedire la costruzione spontanea di nidi in settori particolarmente sensibili delle facciate, come ad es. sopra entrate, parcheggi o terrazze, i 20–25 cm superiori delle pareti devono essere ricoperti di plastica, lamiera o di un altro materiale perfettamente liscio. Il materiale per il nido aderisce male anche a un intonaco a dispersione! Sconsigliamo l’uso di reti di dissuasione e punte poiché gli uccelli possono rimanervi impigliati o ferirsi.

In molti luoghi, sono state fatte buone esperienze con queste installazioni appositamente concepite per i balestrucci, che tuttavia dovrebbero essere monitorate. Per un’installazione e un’occupazione coronate da successo è necessario l’accompagnamento da parte di uno specialista. Le dimore per balestrucci sono particolarmente raccomandate dove grandi colonie rischiano di scomparire a causa di demolizioni di edifici e non ci sono siti sostitutivi nelle immediate vicinanze. La Stazione ornitologica e BirdLife Svizzera saranno lieti di fornirvi piani di costruzione e indirizzi di contatto.