Produzione di alimenti che risparmiano risorse e rispettano la biodiversità

Adottando misure favorevoli alla biodiversità intendiamo migliorare in maniera mirata le condizioni di vita di diversi organismi, come ad esempio l’allodola, la lepre comune, i carabidi, i ragni e altri «organismi utili» sulle superfici produttive.

I campi di frumento devono contenere più spazi vuoti per consentire ad allodole, lepri ecc. di spostarsi, nutrirsi e riprodursi meglio. L’attrattività e la qualità del mais come habitat può essere aumentata aggiungendo una coltura furtiva. Inoltre, le misure permettono di risparmiare risorse naturali come acqua, aria e terreno.

Nella coltivazione del mais e del frumento invernale, processi ottimizzati con rinverdimento o colture furtive e semina estensiva dovrebbero migliorare le condizioni di riproduzione e sopravvivenza di determinate specie (allodola e organismi utili), ridurre l’utilizzo di diserbanti e assicurare l’abbondanza del raccolto. La praticabilità delle misure e i loro effetti ecologici e agronomici sono in fase di indagine scientifica.

Nelle zone agricole è necessario almeno il cinque per cento di superfici per la promozione della biodiversità di buona qualità al fine di preservare la varietà di questi spazi vitali. Tuttavia, la pressione che impone di produrre la maggior quantità possibile di alimenti nelle aree favorevoli è estremamente elevata e in molte zone agricole le superfici di questo genere sono decisamente troppo poche. Per questo è necessario seguire nuovi approcci che consentano di favorire la biodiversità nelle aree produttive. Metodi di questo genere non favoriscono solo la biodiversità, ma anche il suolo, l’acqua e l’aria.

I controlli dell’efficacia ecologica tratti dalla tesi di Sina Blösch presso l’Università di Berna e dall’input della Stazione ornitologica svizzera di Sempach trovano applicazione dal 2019. Nel frattempo è apparsa una prima pubblicazione che riporta gli effetti positivi della semina estensiva del frumento per i carabidi e l’eliminazione di agenti dannosi senza comprimessi in termini di raccolto. L’allodola sembra prediligere le aree con semina estensiva per la nidificazione.

• Haute école spécialisée bernoise, Prof. Dr. Bernhard Streit
• Universität Bern (Institut für Ökologie und Evolution)
• Universität Zürich (Eva Knop)
• AGRIDEA
• SWISS NO-TILL

• Ufficio federale dell'agricoltura UFAG
• Hirzel-Callegari Stiftung