È fondamentale che in particolare le piante indigene siano preservate e aiutate. Il ciliegio dolce locale, per esempio, fornisce cibo per oltre 45 specie di uccelli, mentre il lauroceraso non indigene ne fornisce solo 3! A differenza delle piante esotiche, gli alberi e gli arbusti autoctoni sono anche la casa di molti altri insetti. La chiave è la diversità: più piante indigeni diverse vengono piantate, più gli animali trovano cibo e riparo.
Anche in un prato fiorito quasi naturale che viene falciato non più di 2-3 volte all’anno, api, farfalle e cavallette trovano cibo e riparo. Gli insetti, invece, sono essenziali perché servono come cibo per gli uccelli e i loro piccoli. È quindi importante evitare l’uso di veleni. Tuttavia, i prati senza fiori, spesso falciati e le aree verdi piene di piante esotiche non sono preziosi per la natura anche senza l’uso di veleni.
Se progettate giardini e parchi cittadini vicino alla natura, sarete ricompensati con il canto degli uccelli e con un’impressionante varietà di piante e animali. Anche la fornitura di elementi meno vicini alla natura, come una siepe di arbusti selvatici o un mucchio di rami, è un inizio e permette a molti animali di trovare un habitat nelle nostre immediate vicinanze. Questo va a beneficio della biodiversità e non da ultimo di noi stessi.