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© Michael Lanz

Un paesaggio diversificato con vari elementi come muri a secco, estesi vigneti, siepi, singoli alberi e margini di bosco fornisce un habitat ottimale per il Torcicollo.

News - Contesto

Un buongustaio di formiche in cerca di habitat

Aprile 2024

Con quali misure di sostegno si può favorire la ricomparsa del Torcicollo? Nuove scoperte saranno probabilmente in grado di migliorare la conservazione di questa specie.

In Svizzera il Torcicollo occupa diversi habitat, ma nonostante la sua ampia distribuzione di solito è presente solo a basse densità. Popolazioni numerose e continue sono limitate a regioni intorno al lago Lemano, alla parte occidentale delle pendici meridionali del Giura, al Ticino, alle grandi vallate alpine e alle zone viticole sciaffusane. Il Torcicollo si nutre quasi esclusivamente di formiche, nonché delle loro larve e pupe. I nidi di formiche devono essere facilmente accessibili a questo uccello. Nidificando in cavità che non costruisce lui stesso, dipende anche da un’offerta sufficiente di cavità di nidificazione. Progetti di ricerca nella Svizzera romanda hanno mostrato che un’elevata densità di formiche e dei loro nidi, aree di terreno aperto e una sufficiente disponibilità di cavità di nidificazione sono i tre criteri più importanti in base ai quali il Torcicollo sceglie il suo territorio di nidificazione.

Su queste basi, nel 2016 la Stazione ornitologica ha lanciato un nuovo progetto di conservazione insieme a Bird- Life Svizzera. L’obiettivo è quello di estendere l’areale del Torcicollo dalla Svizzera occidentale lungo le pendici meridionali del Giura verso est e di mettere in rete tra loro popolazioni isolate. In una prima fase sono stati identificati habitat idonei come vigneti, prati e pascoli gestiti in maniera estensiva, come pure boschi radi adiacenti. Con il supporto di sezioni locali di Bird- Life, queste aree sono poi state dotate di oltre quattrocento nidi artificiali, che per il Torcicollo si sono già dimostrati una misura di conservazione efficace. Purtroppo, nonostante un monitoraggio regolare durante la stagione di nidificazione, fino al 2018 non sono stati rilevati nuovi insediamenti.

 

Dal 2019 al 2021, lungo il piede meridionale del Giura, si è quindi voluto verificare se il Torcicollo potesse essere attratto e stimolato a stabilirsi mediante una nuova misura: i richiami artificiali. Allo stesso tempo, sono state rilevate la presenza e la densità di formiche.

Come cibo, per il Torcicollo sono interessanti formiche di circa 3 mm di grandezza. Nell’area del progetto, le specie riscontrate più frequentemente erano formiche dei prati, in particolare le formiche nere e gialle (Lasius niger e L. flavus). Poiché le loro operaie misurano da 3 a 5 mm, probabilmente costituiscono la parte più importante della dieta del Torcicollo. Le densità delle formiche e dei loro nidi differivano a seconda dell’habitat. Nei vigneti strutturati a mosaico, con molto terreno aperto, che si trovano principalmente in luoghi soleggiati, abbiamo trovato le densità più elevate. Queste ultime erano leggermente più basse nei prati e pascoli gestiti in maniera estensiva, e raggiungevano i valori minimi nei prati e pascoli intensivi. Come ipotizzato, i torcicolli frequentavano di preferenza aree con un’elevata densità di formiche, sia durante il periodo in cui cercavano il territorio (da aprile a metà maggio) che durante la stagione di nidificazione (da metà maggio a inizio luglio).

La diffusione di richiami di Torcicollo con altoparlanti (cinque volte ogni 24 ore, per un minuto ciascuna) ha avuto un effetto positivo sulla presenza di individui durante la ricerca territoriale, ma solo sulle aree con una bassa densità di formiche e non su quelle con una densità elevata. L’emissione di richiami non ha avuto alcuna influenza sull’insediamento di un torcicollo per nidificare. Questi risultati mostrano che per la selezione del sito sono importanti sia fattori sociali che le caratteristiche dell’habitat. Durante la ricerca del territorio, i torcicolli possono quindi essere attirati in una certa misura con richiami artificiali. La decisione, in quali aree un torcicollo si stabilirà poi per nidificare, dipende tuttavia principalmente dalla qualità dell’habitat.

Risultati per la conservazione del Torcicollo

Da circa 20 anni, in varie regioni, chi protegge gli uccelli, associazioni e Cantoni si impegnano per la conservazione del Torcicollo. Oltre a misure su larga scala, come l’aumento della diversità delle strutture e il passaggio a un’agricoltura più estensiva, anche miglioramenti su piccola scala possono contribuire a una conservazione di successo, in particolare per le formiche. Ciò include la conservazione e la creazione di elementi costitutivi dell’habitat distribuiti a mosaico e ricchi di strutture. Ulteriori elementi di una gestione rispettosa delle formiche sono lo sfalcio scaglionato, l’irruvidimento o la disgregazione superficiale di aree di terreno alla fine dell’inverno o lasciare superfici con vegetazione in piedi durante il periodo di nidificazione. I richiami artificiali possono avere un effetto di supporto a seconda della situazione, ma le misure di conservazione devono concentrarsi principalmente sulla qualità degli habitat, perché sono più decisive per l’insediamento e in particolare per il successo della nidificazione. La conservazione del Torcicollo richiede inoltre pazienza, come dimostra l’esperienza ricavata dai vari progetti. Spesso passano diversi anni tra le prime misure e un impatto positivo sulla popolazione di questo uccello. I progetti esistenti devono quindi proseguire, includendo nella promozione, se possibile, i risultati descritti sopra. Questo impegno è importante per la conservazione del Torcicollo. Solo in questo modo si potrà di nuovo udire più spesso il caratteristico richiamo, un po’ simile a una «risata», di questo specialista di formiche.

Specie di uccelli citate nell'articolo

Specie di uccelli
Torcicollo
Con il suo piumaggio perfettamente mimetico, il Torcicollo, amante dei luoghi caldi, è un uccello particolare sotto molti punti di vista: malgrado appartenga alla famiglia dei picchi, non si scava una propria cavità di nidificazione ma utilizza cavità naturali degli alberi o cassette nido. Anche ...
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