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News - Comunicati stampa

La storia movimentata di un rapace da record

10. Marzo 2022

Il Falco pellegrino ha una storia movimentata in Svizzera: quasi estinto a causa dei pesticidi, è tornato dopo il loro divieto. Ora l’animale più veloce del mondo deve affrontare nuovi pericoli.

Sempach. – Chi in questo periodo passeggia vicino a delle pareti rocciose, potrebbe essere così fortunato da avvistare dei Falchi pellegrini in corteggiamento. Le coppie eseguono dei voli in picchiata emettendo dei versi acuti, rafforzando così il loro legame. Questo impressionante spettacolo della natura per poco non è scomparso dalla Svizzera: negli anni ’60 e ’70, la popolazione del Falco pellegrino è diminuita bruscamente in tutto il mondo a causa dell’uso massiccio di DDT e pesticidi simili. Alcuni anni dopo, queste sostanze nocive per l’ambiente sono state vietate e il Falco pellegrino è stato messo sotto protezione. Di seguito la sua popolazione ha cominciato a riprendersi molto bene.

Questo sviluppo è stato osservato anche in Svizzera, dove nel 1971 è stata trovata una sola coppia con successo riproduttivo al di fuori della regione alpina. Oggi, la popolazione del Falco pellegrino è stimata a circa 300 coppie. L’andamento della popolazione del Falco pellegrino è conosciuto in Svizzera, grazie soprattutto ai censimenti da parte dei volontari. Ad esempio, nella Svizzera francese, la serie di censimenti copre gli ultimi 60 anni: uno degli studi sulla popolazione fra i più lunghi del mondo!

Quindi va tutto bene? Niente affatto! Da alcuni anni, la popolazione è di nuovo in declino, tanto che il Falco pellegrino è stato inserito nella Lista Rossa dove è ora considerato “vulnerabile”. La diminuzione del Falco pellegrino è particolarmente ben documentata sull’arco del Giura. Qui la popolazione è diminuita di circa il 20% negli ultimi 10 anni, come mostra un nuovo studio della Stazione ornitologica svizzera basandosi sui dati delle tante persone impegnate nei censimenti.

Una delle cause del declino è l’aumento, di per sé positivo, del numero di Gufi reali, predatori naturali del Falco pellegrino. Anche l’uomo rende la vita difficile al rapace più veloce del mondo. Un fenomeno in aumento e da contrastare in modo deciso è l’avvelenamento illegale mirato, che ha fatto notizia negli ultimi anni. La Stazione ornitologica svizzera è quindi coinvolta nel gruppo di lavoro sul Falco pellegrino, coordinato da BirdLife Svizzera. Anche i disturbi causati dalle attività ricreative nelle pareti di nidificazione costituiscono un problema serio, poiché possono indurre gli uccelli ad abbandonare il nido. La Stazione ornitologica svizzera sta lavorando con dei partner per disinnescare i conflitti tra le persone che svolgono attività ricreative e le specie di uccelli che nidificano nelle pareti, come il Falco pellegrino, in modo che anche in futuro si possa ancora assistere allo spettacolo degli impressionanti voli di corteggiamento del Falco pellegrino.

Fonti
Kéry, M., G. Banderet, C. Müller, D. Pinaud, J. Savioz, H. Schmid, S. Werner & R. Monneret (2021): Spatio‐temporal variation in post‐recovery dynamics in a large Peregrine Falcon (Falco peregrinus) population in the Jura mountains 2000–2020. Ibis 156: 217–239. doi.org/10.1111/ibi.12999.
Il Falco pellegrino

Il Falco pellegrino è il falco indigeno più grande. Spesso si procura il cibo, principalmente uccelli, utilizzando il volo in picchiata, durante il quale raggiunge delle velocità tra le più alte nel regno degli animali. Preferisce riprodursi in pareti rocciose e cave, raramente anche su edifici alti. Il Falco pellegrino è cosmopolita e si trova praticamente in tutto il mondo. Nonostante il suo nome, solo le popolazioni dell’estremo nord migrano; in Svizzera, il Falco pellegrino è un uccello stanziale. Ulteriori informazioni: vogelwarte.ch/falco-pellegrino.

Avvelenamento intenzionale del Falco pellegrino
Un foglio informativo del gruppo di lavoro sul Falco pellegrino spiega come riconoscere e segnalare i casi sospetti: birdlife.ch.