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News - Comunicati stampa

Il richiamo della montagna

04 Giugno 2024

Per ottimizzare l’efficacia delle misure di conservazione è essenziale conoscere dove vivono gli uccelli e quanti sono. Alcune specie vulnerabili vivono in ambienti ostili all’uomo rendendo la raccolta dei dati un compito arduo. Il monitoraggio acustico passivo aiuta a superare questa difficoltà. Un nuovo studio sulla Pernice bianca nelle Alpi svizzere fornisce un’idea delle possibilità offerte da questa nuova tecnica.

Contatto per i media

Arno Schneider
Stazione ornitologica svizzera
6204 Sempach
Tel. +41 91 840 12 91
arno.schneider@vogelwarte.ch

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Diversi sensi si prestano allo studio degli uccelli: la vista, ma anche l’udito, poiché gli uccelli cantano o comunicano utilizzando dei versi. È utile sfruttare queste vocalizzazioni per reperire gli uccelli difficili da osservare, come quelli che sono attivi di notte o che vivono in habitat poco accessibili. Questo è l’obiettivo del monitoraggio acustico passivo, che prevede l’installazione di dispositivi di registrazione in determinate aree. Una volta ottenute le registrazioni, queste vengono analizzate con algoritmi addestrati a riconoscere le vocalizzazioni delle specie ricercata.

Questa tecnica di raccolta dati è stata utilizzata nell’ambito di un progetto sulla Pernice bianca, una specie potenzialmente minacciata il cui habitat rischia di sparire a causa dei cambiamenti climatici in corso. Il monitoraggio acustico passivo ha permesso di rilevare la Pernice bianca in un’area che in precedenza si pensava fosse abbandonata dalla specie. Ha inoltre dimostrato che il picco di attività vocale si verifica tra la metà di marzo e la fine di aprile, circa un mese prima rispetto al periodo in cui sono state condotte le indagini sul campo fino ad oggi.

Il monitoraggio acustico passivo permette quindi di integrare questi risultati migliorando i censimenti effettuati con la mappatura delle aree nonché di ampliare le nostre conoscenze sulle specie che sfuggono ai censimenti tradizionali. Conoscere meglio le abitudini e la distribuzione delle specie minacciate consentirà di adottare misure di conservazione il più efficaci possibile.

FONTI

Serrurier, A., Zdroik, P., Isler, R., Kornienko, T., Peris-Morente, E., Sattler, T. & J.-N. Pradervand (2024), Moutain is calling – decrypting the vocal phenology of an alpine bird species using passive acoustic monitoring, International Journal of Avian Science IBIS, https://doi.org/10.1111/ibi.13314

100 ANNI DI IMPEGNO A FAVORE DELL'AVIFAUNA

La Stazione ornitologica svizzera è stata fondata nel 1924 come centrale di inanellamento dedicata allo studio degli uccelli migratori. Oggi è il centro di competenza svizzero per la ricerca e la conservazione degli uccelli indigeni. Nel 2024 festeggerà il suo centenario con presentazioni d’archivio, eventi e un libro storico.

Specie di uccelli citate nell'articolo

Specie di uccelli
Pernice bianca
La Pernice bianca si è adattata in modo eccezionale al freddo gelido e alle dure condizioni di vita dell'alta montagna. Se la temperatura supera i 15 gradi, l'uccello comincia ad avere troppo caldo e si ritira in luoghi ombreggiati. Prima dell'inverno cambia abito e indossa un piumaggio candido e...
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