Vent’anni fa, in Svizzera l’Assiolo era sull’orlo dell’estinzione. C’erano ancora soltanto una coppia nidificante e alcuni cantori isolati. Questo drammatico declino era legato alla banalizzazione del paesaggio, all’agricoltura intensiva e alla distruzione dei frutteti a causa dell’espansione degli agglomerati. Grazie ad ampi sforzi di protezione, da allora gli effettivi sono risaliti a 30-40 coppie nidificanti, la maggior parte delle quali in Vallese. L’Assiolo ha bisogno di un paesaggio semi-aperto e ben strutturato, in cui si alternano vecchi alberi e prati fioriti ricchi di insetti – in particolare di cavallette, che costituiscono la maggior parte della sua dieta. Nidifica nelle cavità di vecchi alberi o in specifiche cassette nido.
Nella primavera del 2017, la Stazione ornitologica ha voluto acquisire alcuni piccoli appezzamenti di prato nel Comune vallesano di Grimisuat, per poter rivalorizzare in modo mirato l’habitat dell’Assiolo. Nel fare ciò, ha seguito una raccomandazione dell’Ufficio foreste, natura e paesaggio del Vallese (SFNP), con il quale discute e coordina le misure per la conservazione delle specie di uccelli minacciate. Poiché coprivano una superficie di oltre 2500 m2, il cambio di proprietà di due parcelle è stato soggetto all’autorizzazione del Cantone, in conformità con la Legge federale sul diritto fondiario rurale (LDFR). L’Ufficio giuridico cantonale degli affari economici ha rifiutato l’autorizzazione d’acquisto e il ricorso contro tale decisione dinanzi al Consiglio di Stato vallesano è stato respinto. Per contro, il Tribunale cantonale vallesano, al quale è stato inoltrato un nuovo ricorso, ha dato ragione alla Stazione e ha concesso l’acquisto delle due parcelle. Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha successivamente impugnato tale sentenza dinanzi al Tribunale federale.