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Per il loro successo riproduttivo, i nidificanti nei prati come lo Stiaccino dipendono da SPB di qualità elevata, come prati estensivi con tempi di sfalcio adattati.

News - Contesto

Verso il successo con superfici di promozione di qualità elevata

Agosto 2024

Le popolazioni di molte specie di uccelli tipici delle zone agricole sono in declino. Studi e progetti di attuazione mostrano che il numero delle superfici di promozione da solo non è sufficiente per la conservazione di queste specie. Un importante fattore chiave è la loro qualità.

La Confederazione ha definito Obiettivi ambientali per l’agricoltura (OAA), e quindi anche l’obiettivo di promuovere e conservare specie e habitat tipici delle zone agricole. Per questi ultimi l’agricoltura è responsabile in maniera particolare. Ma nei terreni coltivati diverse specie di uccelli sono ancora sotto pressione. Soprattutto le popolazioni di uccelli insettivori e nidificanti a terra sono in forte calo. La grande necessità di agire diventa evidente anche guardando la Lista Rossa: circa la metà delle specie di uccelli delle zone agricole è minacciata.

Dal 2002, specie OAA come la Sterpazzola o l’Averla piccola sono state promosse nell’ambito di progetti d’interconnessione. L’esperienza derivante da questi progetti mostra che i valori bersaglio misurabili per quanto riguarda la quantità e la qualità delle superfici per la promozione della biodiversità (SPB) sono fondamentali per un’efficace promozione di quest’ultima. La Confederazione prevede di unire i progetti d’interconnessione con i progetti di qualità del paesaggio a partire dal 2028, trasformandoli in «Progetti per la biodiversità regionale e la qualità del paesaggio».

Questa fusione offre l’opportunità di ancorare obiettivi ambiziosi. Gli obiettivi si basano sulla Concezione «Paesaggio svizzero» (CPS). Appoggiandosi a basi scientifiche, la CPS ha definito i seguenti valori bersaglio specifici per ogni zona della superficie agricola utile come SPB di qualità elevata: zona di pianura 12&nsbp;%, zona collinare 15&nsbp;%, zona di montagna I 20&nsbp;%, zona di montagna II 30&nsbp;%, zone di montagna III e IV 40&nsbp;%. Tuttavia, non è definito quali superfici siano considerate di qualità elevata. Per questo motivo, la Stazione ornitologica svizzera ha definito il termine «SPB di qualità elevata».

Quali superfici sono «di qualità elevata»?

Nelle zone agricole, per molte specie animali e vegetali le SPB sono habitat indispensabili. Ad esempio, Averla piccola e Zigolo giallo preferiscono siepi con un’alta percentuale di cespugli spinosi e un bordo erbaceo gestito in maniera estensiva, mentre lo Stiaccino dipende da prati estensivi ricchi di insetti e falciati tardivamente e Strillozzo e Saltimpalo sono presenti dove ci sono sufficienti terreni incolti e orli.

Le dimensioni dell’habitat da sole non sono tuttavia sufficienti: anche la qualità deve essere adeguata. La base per la definizione di «di qualità elevata» è il tipo di SPB e la qualità della superficie, che comprende composizione floristica, diversità di strutture e posizione nel paesaggio. Aspetti centrali nella valutazione della SPB sono la sua natura perenne così come la gestione e la cura. In linea di principio, su queste superfici si evita la trinciatura e si riduce al minimo il passaggio con veicoli. Per molte specie è inoltre fondamentale in che momento, con che frequenza e con quali macchinari avviene un utilizzo o uno sfalcio. Gli elementi perenni sono più preziosi perché, ad esempio, possono fornire a molte specie animali e vegetali un luogo di svernamento.

Nel definire gli habitat di qualità elevata, la Stazione ornitologica si è limitata esclusivamente alla superficie agricola utile, tenendo conto dei tipi di colture e dei livelli di qualità secondo l’Ordinanza sui pagamenti diretti. Sono considerate SPB «di qualità elevata» quelle di livello di qualità II, SPB perenni nei seminativi, superfici in inventari di biotopi o zone di protezione della natura, nonché superfici che nel luogo in cui si trovano contribuiscono in modo dimostrabile e significativo alla promozione di specie bersaglio o di specie prioritarie a livello nazionale. Può trattarsi, ad esempio, di prati di livello di qualità I in zona di montagna che si trovano in aree prioritarie per la conservazione di nidificanti nei prati.

Quanta superficie è necessaria?

Studi e progetti di attuazione della Stazione ornitologica e di altre istituzioni mostrano che nelle zone agricole le specie OAA hanno bisogno di almeno il 10-14 per cento di habitat di qualità elevata, di cui almeno il 5 per cento nei seminativi.

Questi obiettivi di superficie devono essere intesi come valori minimi. Sono pensati quale contributo per ottimizzare l’efficacia della superficie disponibile per la promozione della biodiversità. Oltre alla creazione e alla gestione di SPB di qualità elevata, per preservare la biodiversità sono necessarie ulteriori misure su tutta la superficie agricola. Ciò include, ad esempio, la riduzione degli erbicidi, una concimazione adattata e misure particolari nelle colture intensive, come la sottosemina o la semina distanziata. È anche importante che le SPB di qualità elevata siano create in luoghi adatti e siano interconnesse spazialmente.

Applicazione della definizione di superfici per la promozione della biodiversità «di qualità elevata»

Al momento, Confederazione e Cantoni stanno elaborando il nuovo strumento «Biodiversità regionale e qualità del paesaggio». I valori bersaglio quantitativi e la definizione del livello di qualità richiesto delle SPB devono essere utilizzati come base fondamentale per lo sviluppo di questo importante strumento. Queste basi possono tuttavia essere utilizzate anche per progetti di miglioria, per l’ampliamento dell’infrastruttura ecologica o per progetti di conservazione. Devono inoltre essere presi in considerazione gli aspetti regionali che, a seconda della specie bersaglio o della percentuale di strutture semi naturali in zona e di altri fattori, possono influenzare gli obiettivi di superficie.

Necessità di attuazione

C’è ancora un grande bisogno di azioni per promuovere la biodiversità nelle zone agricole. La definizione del termine presentata ha lo scopo di contribuire ad aumentare l’effetto degli strumenti di promozione esistenti. In questo modo si possono sostenere l’Allodola, lo Strillozzo e molte altre specie delle zone agricole. Per il bene della biodiversità e della popolazione.

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